LA TERAPIA DELLE RECIDIVE DELLA LEUCEMIA LINFOIDE CRONICA (LLC) E’ TUTTORA UN PROBLEMA IRRISOLTO

O’Brien S, Jones JA, et al Ibrutinib for patients with relapsed or refractory Chronic Lymphocytic Leukemia with 17p del : a phase 2, open label, multicentre study. Lancet Oncol. 17:1409, 2016

Mato AR, Nabhan C, et al Outcomes of CLL patients treated with sequential kinase inhibitor therapy : a real world experience: Blood 128 : 2199 , 2016

La LLC è una patologia linfoproliferativa spesso benigna che spesso non richiede alcun trattamento ma solo osservazione clinico-ematologica e pertanto non incide sulla sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti Qualora richieda trattamenti specifici, perché sintomatica (anemia/piastrinopenia/iperleucocitosi/adeno- megalie ingravescenti), sono codificati da tempo approcci terapeutici che consentono, in una significativa percentuale di casi, buone risposte clinico/ematologiche che danno luogo a protratte remissioni e lunghe sopravvivenze. D’altra parte, soprattutto nelle forme ad alto rischio ( con del17p), il trattamento delle recidive e dei casi resistenti è tuttora problematico : la LLC in fase di recidiva è spesso una malattia aggressiva e poco rispondente alle terapie attuali.
Gli autori di cui sopra affrontano appunto tale problematica sottolineando che la terapia con Ibrutinib/kinasi-inibitori ( recente approccio di terapia genica) pur producendo significativi risultati di risposta terapeutica non “garantisce” una lunga durata nel tempo della risposta ( progression free survival circa 24 mesi nel 50%) e si associa ad una alta percentuale ( almeno 40%) di tossicità che costringe molti pazienti a sospendere il trattamento.
Le prospettive terapeutiche probabilmente sono verso la ricerca di altri kinasi-inibitori e ad eventuali associazioni farmacologiche ancora da definire .
Prof Giulio De Rossi Marzo 2017