UNA PILLOLA INVECE DI UN AGO PER CURARE E PREVENIRE LE TROMBOEMBOLIE VENOSE ASSOCIATE AL CANCRO

A Pills instead of a Needle for Cancer Associated Venous Thromboembolism (VTE)? Yes !
Lori-Ann Linkins, Mc Manster Univ Hamilton ON Canada
The Hematologist vol 18, Issue 1 , 2018

Il Meeting annuale della American Society of Hematology (ASH) finalmente ha realizzato la speranza dei pazienti affetti da patologie neoplastiche di poter disporre di una terapia per via orale invece della stressante somministrazione quotidiana sottocutanea di eparine a basso peso molecolare (LMWH) per il trattamento e la prevenzione del VTE.
I dati dell Hokusai VTE-Cancer Study ( studio multinazionale , open-label, a doppio cieco, randomizzato) presentati nell’ultimo ASH meeting di Dic 2017 hanno appunto dimostrato l’efficacia dell’endoxaban (per os) nel trattamento e nella prevenzione delle recidive del VTE in pazienti con cancro.
Lo studio è stato condotto su 1050 pazienti ed ha confrontato appunto l’endoxaban (30mg die per os versus deltaeparina sottocute a 200UI/kg prodie per un mese e poi 150UI/kg prodie.
Il rischi di VTE, recidiva, e di complicanze emorragiche risultano essere inferiori nei pazienti che vengono trattati per lungo tempo appunto con endoxaban per os.
Si allarga quindi sempre di più l’utilizzo dei nuovi anticoagulanti orali al posto dei dicumarolici ed anche delle LMWH.