MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DI CONCENTRATI DI GLOBULI ROSSI E RISCHIO DI TROMBOEMBOLISMO VENOSO

Mary A.M. Rogers , et al.
Lancet Hematology 3,12,563, 2016

Quanto incida la modalità di somministrazione di Globuli Rossi (GR) nello sviluppo di un tromboembolismo venoso è lo scopo di un largo studio multicentrico.
Gli autori (Michigan, USA) hanno valutato l’incidenza di tromboembolismi venosi in 10.640 pazienti trasfusi con concentrati di GR, maggiori di 18 anni, provenienti da 47 Ospedali del Michigan.
Tromboembolismi venosi si sono verificati in 482 (5%) dei 10.640 pts. Considerando solo i 788 pts che erano stati trasfusi via multi-lumen peripherally inserted catheter (PICC) , in 61 di questi si è verificato un episodio tromboembolico omolaterale alla via di somministrazione. Tale dato risulta essere significativamente positivo alla analisi statistica.
D’altraparte nella stessa casistica le trasfusioni effettuate attraverso un single-lumen PICC o un catetere venoso centrale non dimostrano indurre un rischio differente da quello di trasfusioni direttamente e.v..
Gli autori discutono altresì circa le varie ipotesi patogenetiche.
La conclusione è comunque che la somministrazione di concentrati di GR attraverso un multi-lumen PICC è associata a maggiore rischio tromboembolico, e pertanto, qualora non vi siano altre possibilità di infusione, è almeno necessario effettuare un attento monitoraggio durante la infusione.
Prof Giulio De Rossi